FEEL GOOD. STRATEGIC RELATIONSHIP COMPETENCES FOR HEALTHCARE PROFESSIONALS
Il Progetto finanziato dal Programma Europeo Erasmus+ nasce dall’osservazione che nel sistema sanitario e in modo più estensivo dell’assistenza alla persona, emergono nuove esigenze nell’istituire servizi, rivisitare luoghi di cura, sia ospedalieri che territoriali, rendendo peculiare la modificazione dei ruoli professionali, non più soltanto dal punto di vista tecnico ma attraverso un rafforzamento delle competenze, abilità e capacità delle varie figure assistenziali.
Uno dei più sinificativi aspetti determinanti la qualità dei servizi sanitari e socio sanitari è proprio l’insieme degli operatori che, costituendo l’interfaccia principale tra il sistema e i cittadini, assumono un ruolo centrale nella realizzazione di risposte di qualità, efficienza/appropriatezza dei processi e dei percorsi di cura e di assistenza, efficacia della relazione umana e professionale.
La Proposta intende raggiungere risultati condivisi contribuendo a qualificare l’offerta formativa del settore ed assumendo le Medical Humanities quale strategia formativa finalizzata al vivere la professionalità secondo una postura esistenziale che metta al centro la pratica di cura.
L’obiettivo del Progetto è quello di accompagnare attraverso l’approccio per competenze e la metodologia delle Medical Humanities alla elaborazione di moduli di formazione realmente capaci di recuperare il patrimonio ESPERIENZIALE e relazionale che tanto può incidere su:
- l’efficacia delle prestazioni;
- la soddisfazione del professionista;
- l’ottimizzazione dell’organizzazione e delle risorse in ambito socio sanitario;
- la valorizzazione del patrimonio di esperienze che si acquisiscono nella pratica professionale;
- La costruzione di un modello flessibile e trasferibile per l’aggiornamento delle competenze trasversali;
- L’amplificazione del il potenziale professionale, dell’autonomia e della capacità di prevenire, mantenere e ottimizzare l’intervento sanitario.
Per arrivare a questi risultati la Proposta individua diverse attività in cui saranno coinvolti, ciascuno portando la propria esperienza, tutti i partner, dei quattro Paesi: Comunità Capodarco (Italia), che l’Ente capofila del progetto; BFI (Austria), Fondazione Docete Omnes (Spagna) Iasis Ngo. (Grecia) e People (Italia).
Sito di progetto: feelgoodprojecteu.blogspot.it
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PROGETTO “RI-PRESENTARSI” – Percorsi di orientamento professionale per uomini ristretti nell’istituto penitenziario di Rieti alla fine della pena detentiva
People è partner del Progetto gestito dalla Associazione Babelia & C. e finanziato con i fondi dell’Otto per Mille 2016 della Tavola Valdese – www.ottopermillevaldese.org. Il progetto si propone come una sperimentazione nel momento della chiusura del periodo detentivo per costruire autonomia, per agevolare l’esercizio della cittadinanza in tutte le sue accezioni, contrastare gli stereotipi che “accompagnano” spesso i percorsi di re- inserimento.
Finalità generale è sostenere i 10 partecipanti nel ridefinire i propri obiettivi, formulare un progetto professionale e costruire un piano di azione realistico per il proprio reinserimento lavorativo.
Più specificamente, il percorso si propone i seguenti obiettivi:
- Riconoscere e valorizzare competenze comunque acquisite attraverso l’esperienza;
- Identificare i punti di forza e di debolezza;
- Individuare le possibilità di sviluppo delle competenze (anche attraverso nuova formazione) delle risorse personali e professionali;
- Aumentare la conoscenza delle opportunità di lavoro nel contesto di riferimento, le possibilità di occupazione
Il percorso proposto, attraverso momenti laboratoriali in gruppo e colloqui individuali, si presenta quindi come un tempo di riflessione che riesce a stimolare un processo di auto-esplorazione, di auto-rappresentazione che molto concretamente conduce la persona a individuare gli strumenti necessari alla definizione di un proprio progetto professionale.
I principali contenuti del percorso
Il percorso prende corpo con 3 appuntamenti di gruppo con i Laboratori di teatro per favorire il lavoro di narrazione e riconoscimento delle biografie e quindi avviare la costruzione del Curriculum Vitae.
Nel primo appuntamento obiettivo sarà quello di costruire un gruppo, nel secondo si attiverà un training del gruppo e il racconto individuale del proprio romanzo di vita, nel terzo il lavoro sarà sulle tecniche di comunicazione della propria biografia.
Da questa prima fase si passa all’offerta di un percorso di orientamento professionale fatto di colloqui individuali in cui raccogliere e sistematizzare le competenze possedute e comunque acquisite.
Le ipotesi professionali individuate all’interno di ciascun percorso di orientamento saranno confrontate con informazioni aggiornate e raccolte sul campo che verranno messe a disposizione dei beneficiari.
All’interno del percorso si darà inoltre grande evidenza ed attenzione alla realizzazione di un Curriculum Vitae spendibile e aggiornato. Questo prodotto sarà realizzato grazie al lavoro in presenza con i consulenti ma anche attraverso particolari strumenti di riflessione e traduzione (vedi il ‘dizionario delle competenze’) che le persone potranno utilizzare in autonomia tra un incontro e l’altro.
Parallelamente il lavoro in presenza realizzato nei colloqui individuali permetterà di costruire una ‘mappa delle competenze’ che rimarrà come prodotto a disposizione delle persone che realizzeranno il percorso e che – come uno specchio – potrà essere utilizzata per affrontare situazioni diverse anche una volta usciti dall’Istituto.
Per completare l’offerta e per rendere maggiormente autonome e informate le persone al momento della loro uscita dalla condizione di detenzione, si propone di realizzare anche due incontri di formazione di gruppo in cui presentare una panoramica dei principali elementi che attengono l’auto imprenditorialità – scelta che sempre più spesso consente a molte persone di riattivare la propria progettualità – e la rete dei servizi territoriali.
A conclusione del percorso si prevede, dopo altri due incontri di gruppo nel Laboratorio di Teatro per la preparazione alla narrazione “del meglio di se”, una condivisione, una apertura ad una platea più ampia. Si torna in scena per “La prova aperta di assunzione finale” attraverso un nuovo e conclusivo Laboratorio di Teatro, per rappresentare al gruppo e alla rete territoriale, il proprio percorso, la propria scelta, il proprio piano di azione. Ciascuno sarà autore della propria presentazione come se fosse a un colloquio di lavoro, rendendo manifesto e riconoscibile ancora una volta la capacità di utilizzare il linguaggio delle competenze.
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ll progetto MOVE – “MOvement Valorize Europe. New competences for trainers” intende accogliere la sfida lanciata dalle politiche europee con la nuova programmazione 2014-2020 e rilanciare lo sport nei suoi valori fondamentali di inclusione aggregazione e educazione. Il progetto fa propria la convinzione che lo sport abbia una forte valenza educativa e sociale, soprattutto nella declinazione di sport di base.
MOVE è una proposta che ha lo scopo di contribuire alla qualificazione di professionisti attivi nel settore dello sport. L’obiettivo principale del progetto è quello di riconoscere e accrescere le competenze trasversali e le competenze socio-educative per la formazione dei formatori sportivi, al fine di “completare” queste figure professionali. MOVE nasce dalla necessità delle Associazioni Sportive (imprese e centri di formazione) di dotarsi di strumenti adeguati al fine di: focalizzare le competenze strategiche dei professionisti che – indipendentemente dalla loro discipline sportive specifiche – lavorano soprattutto con la popolazione giovane e anziana; offrire servizi migliori e più qualificati che integrino le dimensioni sociali, interculturali ed educative; contribuire a profili professionali di alta qualità; costruire una rete collaborazione tra sistemi diversi (associazioni sportive, università, agenzie professionali / formative).
Sono quattro i Paesi partner coinvolti nel Progetto: Polonia, Ungheria, Grecia, Italia.
Sito web: www.projectmove.eu
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Exchanging practices for recognize and validate competences of social and educational professionals.
COM_WORK. Exchanging practices for recognize and validate competences of social and educational professionals, arises from a network of actors (University, Regional Authorities, social enterprise and VET providers), with the purpose of exchanging practices and implement the methodologies for the acknowledgement and validation of the formal and informal skills.
The social and educational professions play a central role in the European society. As a consequence of this, they are strongly committed to represent a link between organizations and inclusion, although not always in a structured manner.
At the same time, the public social welfare services are subjected to deep changes and the private, the social organization and the cooperation, are becoming areas where young people with different educational backgrounds, sometimes still students, may be employed. The ability of this sector to attract youth employment is a further strong point of interest. The professions able to meet the needs of the different social actors are structuring itself as an interconnection of areas, communities and knowledge. COM-WORK starts from the exchange of experiences and methodological approach and aims to highlight this interconnections in order to bring out the key competences; these skill may be then transferred to the formal educational system with the scope of truly connecting jobs and training.
COM_WORK according to the competencies methodology and the International Standard Classification of Occupations – ISCO 2008, intends to improve the cross-sector cooperation to build bridges and share knowledge between different formal and informal E&T with the following aims:
– Improve the quality of education and of a segment of youth (and not only) employment;
– promote the recognition and the enhancement of the non-formal and informal competencies used by operator for their work in the formal training programs;
– improve the transparency of training programs and the transfer of competencies and learning;
– improve the promotion of the different European tools (e.g. Europass, ECVET)
– reinforce the process of inclusion (in particular for youth) by highlighting and enhancing the skills of operators, thus developing a process of empowerment for social professions workers.
To achieve this targets, COM_WORK will implement different activities and outputs, including:
– highlighting, within the active work of operators, the non-formal and informal competences which are really able to activate the planning skills of the final recipients, using Guidance and Trainers Model approach;
– transferring and making them available through the definition of a Learning Unit within the professional and formal training.
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BPLAN SECOND ROUND
La creazione di nuova impresa è un tema centrale per la crescita dell’occupazione in Europa e facilitare il processo di costruzione e gestione delle competenze manageriali è un passaggio fondamentale. Insieme ad un partenariato di alto profilo esperienziale e scientifico in questo progetto proseguiamo la ricerca avviata nel precedente BPLAN centrato sulla costruzione e sperimentazione di un modello innovativo di sostegno al reinserimento lavorativo attraverso la creazione d’impresa per lavoratori deboli sul mercato del lavoro. Obiettivo del “Second Round” è il trasferimento e l’adeguamento del modello a nuovi contesti e con nuove tipologie di beneficiari.
FORWARD
Competence portfolio and pedagogical tools to identify, recognise, validate and improve the competences acquired by migrant women in formal, non-formal and informal learning contexts”. E’ sempre più importante riuscire a facilitare il riconoscimento delle competenze che le donne possiedono e portano con loro anche nel viaggio migratorio. I valori e la capacità di fare possono rappresentare una chiave di integrazione sociale priva di ideologismi e capace di valorizzare le donne come il sistema sociale del paese ospitante. Un partenariato internazionale costituito da organizzazioni che si occupano di donne migranti ha sviluppato una ricerca e un Portfolio per identificare, riconoscere, migliorare e validare le competenze acquisite dalle donne migranti in contesti formali e non formali completamente scaricabili dal sito di progetto.