Dallo scorso anno Istat e Cnel curano un rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile, una ricerca sulla popolazione che aggiunge indicatori soggettivi sullo stato di salute del Paese. Il rapporto BES era riuscito a raccogliere informazioni su quanto le energie positive, la voglia e le passioni delle donne e degli uomini che vivono in Italia si scontrassero con dinamiche economiche e culturali incapaci di far crescere e valorizzare le energie e le competenze.
Particolarmente interessante era il capitolo su ‘Lavoro e conciliazione tempi di vita’ che potete recuperare al seguente link in cui ad esempio si ricava come il divario retributivo tra uomini e donne fosse in crescita e quanta discriminazione professionale continuino a subire le donne con figli piccoli.
Dallo stesso Rapporto si traggono spunti interessanti per riuscire, ancora una volta, a focalizzare quanto la valorizzazione delle potenzialità e la consapevolezza delle proprie competenze sia un fattore chiave per affrontare la contemporaneità.
Sembra supportare questa convinzione anche il Fondo Sociale Europeo che dal 2014 riallinea le sue priorità, rafforzando proprio gli obiettivi dell’uguaglianza di genere e dell’inclusione sociale.
Sinergia tra gli interventi e le politiche nazionali e comunitarie unitamente al lavoro di costruzione di competenze forti e mature possono rappresentare una chiave per affrontare con migliori risultati un anno e un futuro prossimo che sempre di più parleranno il linguaggio della competenza. Per trovare o ritrovare un lavoro e non solo.